EQUAZIONI RIDOTTE A FORMA NORMALE
- Identità ed equazioni
- Equazioni equivalenti
- Equazione di primo grado ad una incognita
- Principi di equivalenza delle equazioni
- Primo principio di equivalenza delle equazioni
- Somma algebrica di numeri relativi
Supponiamo di trovarci di fronte ad una equazione del tipo
ax = b.
Dove a e b sono delle costanti.
Essa è una EQUAZIONE di PRIMO GRADO in UNA INCOGNITA. Infatti, la sola incognita presente è la x ed essa compare con grado massimo 1.
Quando un'equazione di primo grado ad una incognita è scritta in questa forma si dice RIDOTTA A FORMA NORMALE o RIDOTTA A FORMA TIPICA.
Esempio:
4x + 5 = 0.
Quella che abbiamo scritto è un'equazione di primo grado ad una incognita.
Applicando il PRIMO PRINCIPIO DI EQUIVALENZA possiamo PORTARE il 5 a SECONDO MEMBRO, CAMBIANDOGLI di SEGNO, e scrivere:
4x = -5.
Così facendo abbiamo RIDOTTO l'equazione A FORMA NORMALE.
Vediamo un altro esempio:
2x + 3 - 2 = 0.
Anche questa è un'equazione di primo grado ad una incognita.
Applicando il PRIMO PRINCIPIO DI EQUIVALENZA possiamo PORTARE +3 e -2 a SECONDO MEMBRO, CAMBIANDOLO loro il SEGNO, e scrivere:
2x = - 3 + 2.
A questo punto eseguiamo la somma algebrica dei due termini a secondo membro e abbiamo:
2x = - 1.
Anche in questo caso abbiamo RIDOTTO l'equazione A FORMA NORMALE.