TEOREMA DI PITAGORA: DIMOSTRAZIONE
- Teorema di Pitagora: dimostrazione
- Triangolo rettangolo
- Quadrato
- Figure geometriche isoperimetriche ed equivalenti
- Criteri di congruenza dei triangoli rettangoli
- Figure equicomposte ed equiscomponibili
- Figure geometriche equivalenti e figure geometriche congruenti
Nella lezione precedente abbiamo visto un metodo per dimostrare il TEOREMA DI PITAGORA.
In questa lezione ne vedremo un altro.
Disegniamo un qualsiasi TRIANGOLO RETTANGOLO. Indicheremo i suoi lati con le lettere:
- i = ipotenusa;
- c1 = un cateto;
- c2 = l'altro cateto.
Ora costruiamo DUE QUADRATI che abbiano come LATI le SOMME DEI DUE CATETI c1 e c2. Li chiamiamo rispettivamente QA e QB:
QAe QB sono ISOPERIMETRICHE e CONGRUENTI.
Ora riportiamo sui lati dei due quadrati le misure dei cateti nel modo seguente (abbiamo indicato in viola c1 e in verde c2):
Nel primo quadrato QA uniamo i punti che separano i segmenti c1 e c2 nel modo che segue:
E ritagliamo il quadrato ottenuto che chiamiamo Q1:
Ora esaminiamo i quattro triangoli che abbiamo ritagliato e che nella figura sopra abbiamo indicato con i numeri 1, 2, 3 e 4. Ognuno di essi ha come lati c1 e c2, cioè i cateti del triangolo di partenza. Dallo studio dei triangoli, sappiamo che se DUE TRIANGOLI RETTANGOLI hanno i DUE CATETI CONGRUENTI, allora sono CONGRUENTI. Quindi i quattro triangoli disegnati sono congruenti tra loro e congruenti con il triangolo di partenza.
Di conseguenza, il LATO del quadrato Q1 non è altro che l'IPOTENUSA del triangolo dato.
Ora passiamo al secondo quadrato QB e uniamo i punti che separano i segmenti c1 e c2 nel modo seguente:
e ancora:
Ora ritagliamo i due quadrati ottenuti che indichiamo con Q2 e Q3:
Ora esaminiamo i quattro triangoli che abbiamo ritagliato e che nella figura sopra abbiamo indicato con i numeri 5, 6, 7 e 8. Ognuno di essi ha come lati c1 e c2, cioè i cateti del triangolo di partenza. Come abbiamo già detto, se DUE TRIANGOLI RETTANGOLI hanno i DUE CATETI CONGRUENTI allora sono CONGRUENTI. Quindi i quattro triangoli disegnati sono congruenti tra loro e congruenti con il triangolo di partenza.
I due quadrati ottenuti Q2 e Q3, come è evidente dalla figura sopra, hanno come lati rispettivamente il cateto c1 e c2, cioè i cateti del triangolo di partenza.
Quindi, se al quadrato QA togliamo i triangoli 1, 2,3 e 4 otteniamo Q1. Cioè:
Q1 = QA - (1 + 2 + 3 + 4).
Se al quadrato QB togliamo i triangoli 5, 6, 7 e 8 otteniamo la somma di Q2 + Q3. Cioè:
Q2 + Q3 = QB - (5 + 6 + 7 + 8).
Abbiamo detto che:
- i due quadrati QA e QB sono EQUIVALENTI;
- i triangoli 1, 2, 3, 4 sono tutti CONGRUENTI tra loro e con il triangolo di partenza;
- i triangoli 5, 6, 7 e 8 sono tutti CONGRUENTI tra loro e con il triangolo di partenza;
- di conseguenza i triangoli 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7 e 8 sono tutti CONGRUENTI tra loro.
Dallo studio dell'area dei poligoni sappiamo che FIGURE che sono la SOMMA o la DIFFERENZA di PARTI RISPETTIVAMENTE CONGRUENTI sono EQUIVALENTI.
Quindi essendo
Q1 = QA - (1 + 2 + 3 + 4).
Q2 + Q3 = QB - (5 + 6 + 7 + 8).
ed essendo:
- QA e QB EQUIVALENTI;
- i triangoli 1, 2,3,4 , 5, 6, 7 e 8 CONGRUENTI tra loro
anche
Q1 è CONGRUENTE con Q2+Q3.
Quindi abbiamo dimostrato che in OGNI TRIANGOLO RETTANGOLO, il QUADRATO costruito sull'IPOTENUSA è EQUIVALENTE alla SOMMA dei QUADRATI costruiti sui DUE CATETI.