QUOZIENTE DI MONOMI
Immaginiamo di avere due monomi. Li chiamiamo rispettivamente A, B.
Supponiamo, inoltre che B sia diverso da zero.
Il monomio A è divisibile per il monomio B quando esiste un terzo monomio, Q, tale che moltiplicando Q per B otteniamo A.
Quindi, dati:
con
si legge
B da zero
Ricordiamo che:
Affinché un MONOMIO sia DIVISIBILE per un altro è necessario che il DIVIDENDO contenga tutte le LETTERE che figurano nel DIVISORE e che esse siano elevate, ciascuna, ad un ESPONENTE MAGGIORE o almeno UGUALE a quello che figura nel DIVISORE.
Quindi per vedere se due monomi sono tra loro divisibili occorre:
- verificare che il dividendo contenga tutte le lettere presenti nel divisore. Se questa condizione non si verifica i due monomi NON SONO DIVISIBILI tra loro;
- se la condizione precedente si verifica, occorre controllare che ogni lettera presente nel divisore abbia nel dividendo un ESPONENTE MAGGIORE o UGUALE rispetto all'esponente con cui la stessa lettera è presente nel DIVISORE. Se anche questa condizione si verifica i due monomi SONO DIVISIBILI. In caso contrario essi non sono divisibili.
Esempio:
4a2 : 2ab
- Dividendo: 4a2
- Divisore: 2ab
- Il divisore contiene le lettere a, b. La lettera b non è presente nel dividendo.
- I due monomi non sono tra loro divisibili.
Vediamo un altro esempio:
-3a2 : 2a4
- Dividendo: -3a2
- Divisore: 2a4
- Il divisore contiene solamente la lettera a. Essa è presente anche nel dividendo.
- La lettera a compare nel dividendo con esponente 2, quindi minore rispetto all’esponente con il quale essa compare nel divisore (4).
- I due monomi non sono tra loro divisibili.
Passiamo ad un ultimo esempio:
4a4b2 : 2a2b2
- Dividendo: 4a4b2
- Divisore: 2a2b2
- Il divisore contiene le lettere a, b. Entrambe sono presenti anche nel dividendo.
- La lettera a compare nel dividendo con esponente 4, quindi maggiore rispetto all’esponente con il quale essa compare nel divisore (2).
- La lettera b compare nel dividendo con esponente 2, quindi con un esponente uguale rispetto a quello con il quale essa compare nel divisore.
- I due monomi sono tra loro divisibili.
Quando due monomi sono tra loro divisibili il QUOZIENTE è un monomio che ha:
-
per COEFFICIENTE il QUOZIENTE dei COEFFICIENTI;
- per PARTE LETTERALE tutti i FATTORI LETTERALI del DIVIDENDO ciascuno elevato alla DIFFERENZA DEGLI ESPONENTI che esso ha nel dividendo e nel divisore.
Tornando all'esempio precedente avremo
4a4b2 : 2a2b2
MONOMIO | COEFFICIENTE | PARTE LETTERALE |
---|---|---|
4a4b2 | 4 | a4b2 |
2a2b2 | 2 | a2b2 |
(4) : (2) = 2 | a4-2=2 = a2 b2-2=0 = b0=1 - qualsiasi numero elevato a zero è uguale ad 1 | |
2a2 |
Quando, invece, i due monomi NON SONO DIVISIBILI l'uno per l'altro il quoziente può essere indicato come una FRAZIONE che ha al NUMERATORE il DIVIDENDO e al DENOMINATORE il DIVISORE.
Una espressione simile si chiama FRAZIONE ALGEBRICA: in pratica ci troviamo di fronte ad un MONOMIO FRAZIONARIO.
Quindi:
- Esercizio 28 -Divisione di monomi
- Esercizio 29 -Divisione di monomi
- Esercizio 30 -Operazioni tra monomi
- Esercizio 31 -Operazioni tra monomi
- Esercizio 32 -Operazioni tra monomi