RAPPORTO DI DUE NUMERI
Studiando le divisioni abbiamo appreso che il risultato di una divisione prende il nome di QUOZIENTE: più precisamente si parla di QUOZIENTE quando la divisione ha resto e di QUOTO quando la divisione non ha resto.
Quindi, in una DIVISIONE tra due numeri interi se il DIVIDENDO è MULTIPLO del DIVISORE anche il QUOTO è un NUMERO INTERO.
Esempi:
15 : 5 = 3; 20 : 2 = 10; 56 : 7 = 8.
Se, invece, il DIVIDENDO NON è MULTIPLO del DIVISORE il QUOZIENTE può essere scritto sotto forma di FRAZIONE che ha:
- come NUMERATORE il DIVIDENDO;
- come DENOMINATORE il DIVISORE.
Esempi:
7 : 4 = 7/4; 3 : 5 = 3/5; 19 : 13 = 19/13.
Generalizzando possiamo dire che dati due numeri
a e b
con
b ≠ 0
il QUOZIENTE tra i due numeri può essere scritto, indifferentemente come:
a : b oppure a/b.
Tale QUOZIENTE prende il nome di RAPPORTO tra a e b.
Possiamo allora definire il RAPPORTO fra due numeri, indicati in un certo ordine e tali che il secondo sia diverso da zero, il QUOZIENTE fra il primo e il secondo.
Consideriamo il seguente RAPPORTO:
18 : 3 = 6.
I numeri 18 e 3 si dicono TERMINI di un RAPPORTO.
In particolare:
- il PRIMO TERMINE, nel nostro caso 18, si dice ANTECEDENTE;
- il SECONDO TERMINE, nel nostro caso 3, si dice CONSEGUENTE.